I nostri accessori per vigneti e frutteti testati in vigna dai nostri collaboratori.
Nei migliori vitigni delle zone del Barbaresco,del Barolo e del Barbera, i nostri accessori fanno la differenza nella gestione della vegetazione e di tutti i processi quali disboscamento,imbrigliamento dei tralci nei doppi fili,cimatura,trattamenti con fitofarmaci potatura e vendemmia sono agevolati dall' utilizzo degli accessori in particolare da parte del distanziatore a molla.
L'IMPIANTO DEL VIGNETO.....NELLE SUE FORME:
Il sistema di allevamento a tendone è utilizzato per la produzione dell'uva da tavola. È un sistema espanso utilizzato nell'Italia meridionale, maggiormente in Puglia e Sicilia, adatto a climi caldo aridi e a forte insolazione, dove i rischi di marciumi sono ridotti. Questa forma di allevamento permette di avere una distinzione tra vegetazione e produzione che in questi casi è molto elevata; le rese possono arrivare facilmente a 300 quintali ad ettaro. Il sesto di impianto non è inferiore a 2,50x2,50m (con una densità di 1600 piante ad ettaro), ma non si escludono sesti più ampi, ad esempio 3x3 m (1111 ceppi ad ettaro) e un'altezza di 2-2,20 m. La maggior parte dei tendoni sono dotati di impianti di irrigazione a goccia.
Per consentire la meccanizzazione si è pensato di allontanare la zona di produzione dal tronco e dirigerla secondo due direzioni parallele, orientando i quattro capi a frutto in senso opposto; in tal modo si alternano filari ed interfilari a somiglianza delle pergole.
In questa forma di allevamento, qualche mese dopo l'inizio del riposo invernale si esegue la potatura lasciando uno o due branche che resteranno sulla pianta per almeno quattro o cinque anni. Su di essi si lasceranno quattro speroni equidistanziati fra loro. La potatura degli anni a venire consisterà nel rinnovare lo sperone anno per anno.Questo sistema di allevamento è adatto ai vitigni che fruttificano sui tralci emessi dalle gemme basali, che richiedono una potatura corta.
La vite fruttifica esclusivamente sui tralci dell'anno preferibilmente emessi dalle gemme dell'anno precedente: a titolo di esempio, l'uva raccolta nella vendemmia 2007, è maturata su un tralcio germogliato nella primavera dello stesso anno (2007) da una gemma portata sul tralcio formato nel 2006. Il principio su cui si basa il Guyot è quello di ottenere il capo a frutto, da cui si svilupperanno i tralci fruttiferi, e lo sperone, da cui si svilupperanno due o tre tralci da cui, nella potatura successiva, si selezionerà il nuovo capo a frutto.
L'alberello è un sistema di allevamento diffuso nell'Italia meridionale e insulare e largamente diffuso anche in altre regioni a clima caldo-arido o a clima freddo. È concepito per sviluppare una vegetazione di taglia ridotta allo scopo di adattare la produttività del vigneto alle condizioni sfavorevoli dei suoli poveri e siccitosi o alle basse temperature.
In generale, la pianta è impalcata ad una altezza variabile da venti a cento centimetri e terminante con un sistema di tre o quattro branche brevi, portanti speroni tagliati a uno o tre gemme e, talvolta, capi a frutto. Questo sistema di allevamento non necessita di impalcatura di sostegno oppure si presta per l'impiego di tutori semplici e individuali.
Questa forma di allevamento è formata da un' ala produttiva che ha la forma di un tetto, formando un angolo di 120-130°. La potatura si compie nel mese di dicembre o gennaio. Si compie attraverso quattro semplici passaggi: 1.Valutazione della vigoria, consiste nel considerare il numero di gemme per tralcio o ramo, diametro del ceppoo fusto e lunghezza dei tralci. Si possono riconoscere 3 casi: a)Vigoria bassa, la pianta è poco sviluppata. b)Vigoria normale, la pianta si sviluppa mantenendo un equilibrio. C)Vigoria elevata, la pianta si sviluppa troppo. A seconda dei casi si andranno a fare dei tagli più o meno drastici. 2.Scelta del capo a frutto, consiste nel scegliere tra i tralci quello migliore, che l' anno successivo dovrà sostenere la produzione. Si riconosce per 6 aspetti: -Il ramo deve essere vivo. -Deve essere sano dal punto di vista fitosanitario. -Deve aver già fruttificato. -Deve essere inserito su un ramo di diametro maggiore ai 2cm. -Deve essere di vigoria medio-elevata. -Deve esser ben lignificato. 3.Scelta dello sperone, deve esser quello che serve a migliorare il modo di vegetare, solitamente si lasciano 2 gemme (5-10cm). Si sceglie un ramo inserito sul ceppo di lunghezza minima di 20cm. 4.Pulitura dei tralci, si eliminano le parti restanti e si pulisce da viticci o grappoli d'uva secchi.
Questa forma di allevamento è molto diffusa nelle regioni settentrionali come il Trentino. Si presenta con due ali produttive, inclinate di 120-130°,atte a formare due tetti. La potatura non si diversifica dalla precedente.